Negli ultimi anni, secondo recenti studi organizzati dal dipartimento comunicazione dell’università Bicocca di Milano, in Italia sempre più aziende fanno ricorso alla formazione del proprio personale attraverso il coaching aziendale. Questa disciplina ha l’obiettivo di migliorare le prestazioni dei singoli collaboratori di un’azienda e conseguentemente dell’intera organizzazione, i coach incaricati sono professionisti, che attraverso l’utilizzo di tecniche di comunicazioni e relazionali innovative, mirano a massimizzare le prestazioni professionali dei dipendenti di un’impresa e migliorare i rapporti interni tra collaboratori, personale e dirigenza.
Un coach aziendale è una persona con conoscenze specifiche, che lavora individualmente con i soggetti di un’azienda (dipendente, collaboratore, direttore, ecc.), per consentirgli di avere degli obiettivi chiari e gli strumenti adatti per raggiungerli, aiutandoli ad ottimizzare tutto il loro potenziale personale e lavorativo. In generale è una formazione basata sul “qui ed ora” senza rivangare sul passato o fantasticare troppo su mete a lungo termine.
Il coaching aziendale fornisce metodi e conoscenze, che consentono ai soggetti formati da questa disciplina di relazionarsi ed interagire in modo più efficace. Ai dirigenti insegna come condurre l’azienda in modo autorevole ed essere riconosciuti come figure leader dai propri collaboratori. Ai dipendenti o ai lavoratori è d’ausilio nel tirar fuori tutto il loro potenziale, aumentando le competenze e migliorando le prestazioni per il bene comune e della carriera dell’individuo.
Tanti dirigenti e imprenditori non hanno le capacità per trasmettere in modo efficace i loro obiettivi alle persone che lavorano nella propria azienda, essi necessitano di una strategia comunicativa e di atteggiamenti che si acquisiscono solo attraverso una costante formazione di coaching. Sviluppare un business di successo è frutto di un’attenta analisi introspettiva e di una serie di regole da seguire, gli obiettivi devono essere realistici, concreti, misurabili e soprattutto condivisi. Per quanto si pensi che lo stato di salute di un’organizzazione a scopo di lucro si misuri dai fatturati, questo non deve essere l’obiettivo ma l’effetto di una serie di comportamenti corretti da stabilire con l’aiuto di un coach nell’individuare la meta da raggiungere ed il percorso ideale per arrivarci.
Coaching aziendale: il percorso formativo
Il percorso di coaching aziendale è un’opportunità formativa di fondamentale importanza per lo sviluppo individuale e l’accrescimento professionale di una persona, indipendentemente dal suo ruolo o dalla mansione svolta. Il processo formativo del coaching risulta più efficace degli altri corsi perché mira a cambiare l’atteggiamento dell’individuo basato sul modificare il modo di pensare dello stesso, la mente rigenerata che crea l’azione consapevole. Lo start-up giusto, per costituire una forza lavoro efficiente, è quello di aumentare la consapevolezza degli uomini che ne fanno parte, le motivazioni di un soggetto generano dei comportamenti propositivi naturali, che non richiedono nessuno sforzo supplementare se entrano a far parte della routine e dell’atteggiamento quotidiano naturale.
Per quanto riguarda i componenti della dirigenza, questa disciplina li aiuta in modo efficace ad esercitare la loro leadership, imparando le tecniche relazionali specifiche che trasmettono positività e senso di appartenenza a tutto il gruppo, e questo rigenerato umore del team è il miglior traino per condurre un’impresa al successo economico e non solo. Questo percorso si svolge in momenti temporali diversi, non è una cura miracolosa, ma risolve i problemi aziendali in una percentuale di casi molto alta. Le fasi che lo contraddistinguono sono le seguenti:
- Un responsabile delle risorse umane incontra un professionista del coaching per spiegargli nel dettaglio le motivazioni principali della richiesta d’aiuto, quali sono i reparti aziendali che necessitano dell’intervento e quali sono gli aspetti che non funzionano bene.
- Dopo questo incontro conoscitivo, viene stipulato tra le parti una sorta di contratto, che si costituisce di due fattori, uno riguarda la redazione di una strategia organizzativa e l’altro è il piano economico.
- Successivamente l’azienda incontra i suoi manager per metterli a conoscenza del percorso da intraprendere, condividendo con loro gli aspetti su cui lavorare e stabilendo le aree dell’azienda che hanno maggior bisogno d’intervento. Per un percorso proficuo è fondamentale la totale condivisione di intenti e obiettivi da raggiungere, tra l’azienda e i dirigenti.
- A questo punto si siedono intorno ad un tavolo tutte le parti interessate (azienda, manager e coach), per stabilire le azioni da fare e gli obiettivi da raggiungere. Dopodiché il responsabile delle risorse umane lascia il tavolo affinché coach e manager possano allearsi e creare un’unità d’intenti che faciliti la buona riuscita dell’operazione.
In parole povere, è come se tutti si rispecchiassero nelle emozioni e negli obiettivi della propria classe dirigenziale, che non viene vista più come il capo-padrone, ma come il leader da seguire e spalleggiare. I benefici principali del coaching aziendale consistono proprio nel consolidamento delle relazioni tra i vari reparti e settori dell’organigramma dell’impresa, dovuto alla chiarezza e all’accrescimento delle capacità e della consapevolezza individuale. Ogni persona nello svolgimento della sua mansione si sente incoraggiato ed autorizzato ad assumersi le sue responsabilità, mettendo più impegno nelle sue opere ed un maggiore spirito d’iniziativa.
L’individuazione dei propri punti di forza e il riconoscimento delle cose da migliorare, consentono ai lavoratori di guardare le opportunità di sviluppo come una meta da raggiungere e non come un deficit da nascondere. I manager di un’azienda spesso sono costretti a convivere con dei dipendenti che non sposano la causa aziendale e lavorano con scarso impegno e altalenante fiducia nel futuro, e spesso questo è motivo di peggioramento del rapporto favorendo la nascita di uno status relazionale negativo che influisce in modo costante su tutta l’organizzazione lavorativa. In questo senso la disciplina del coaching fa sorgere una visione diversa della situazione, migliorando l’individuo e il suo modo di rapportarsi con se stesso e con il prossimo, io sono ok, tu sei ok… ed insieme siamo ok.
Coaching aziendale: benefici e vantaggi
I vantaggi che si ottengono attraverso una buona applicazione del coaching aziendale sono molteplici e duraturi nel tempo. Nella maggior parte dei casi è l’azienda che si accorge del bisogno, da parte del manager o dei collaboratori, di un percorso di coaching. I motivi principali, che la spingono a chiedere questo specifico intervento, sono il miglioramento di determinati fattori, che in buona sostanza risultano anche i benefici che da esso ne derivano:
- Miglioramento della leadership, intesa come unità di intenti tra le figure manageriali e i propri collaboratori.
- Rapporti interpersonali più chiari, che sono il primo passo verso un clima in azienda più disteso e produttivo.
- Ottimizzazione del potenziale umano e lavorativo dei singoli individui, indipendentemente dal ruolo che occupano e dalla mansione che svolgono all’interno della società, è fondamentale che ognuno tiri fuori il massimo dalle proprie performance.
- Aumento dell’efficacia delle prestazioni dei singoli, grazie a delle conoscenze supplementari, che sono d’ausilio all’insorgere dello spirito d’iniziativa adeguato che conduce allo sviluppo naturale di capacità di problem solving.
- Motivazione di tutta l’azienda al raggiungimento degli obiettivi, attraverso una strategia condivisa e una coesione relazionale nuova.
La prima analisi, che un’azienda deve fare prima di intraprendere questo genere di percorso, si base sul capire se il gruppo di lavoro ha del potenziale inespresso o non ottimizzato al meglio, e se su di esso si possa intervenire, potenziandolo attraverso questa pratica.